SERIE "CASI UMANI"
UNA NON STORIA COME TANTE
Giovane, carina ed esplosiva, Tamy vive la sua vita un giorno per volta, cogliendo gli attimi e senza inibizioni. Quando conosce il fratello della sua collega, con cui condivide la stessa filosofia di vita, ne nasce una non storia perfetta, fatta di incontri non programmati e lontani da occhi che non capirebbero.
Ma quando il passato tornerà prepotentemente a riscuotere il suo debito e lei sparirà nel nulla, Riccardo mobiliterà tre continenti pur di trovarla.
Un romanzo ambientato tra Occidente e Oriente, in cui culture e usanze diverse si mescolano armoniosamente.
Personaggi principali
Tamy
All'anagrafe Tamerice Johnson, nata nel giugno 1990, ha 26 anni all'inizio del libro, lavora in un autonoleggio in Malpensa. Schietta, sincera e frizzante, vive la vita apprezzandone ogni momento e con un grande senso di libertà, ma nasconde a tutti un grande segreto.
Padre italiano, madre americana, ha vissuto la sua vita tra Oriente e Occidente, imparando ad adattarsi alle varie lingue e usanze.
Riky
All'anagrafe Riccardo Longo, nato nel luglio 1987, ha 29 anni all'inizio del libro, è il fratello più piccolo di Alice e Massimo. Iperprotettivo verso la sorella, ha invece uno stile molto libertino frequentando solo ragazze che condividono questa filosofia di vita senza impegni.
Vive a Londra, ma torna in Italia spesso a trovare i genitori e i fratelli.
Alice
All'anagrafe Alice Longo, è nata nel settembre 1980, ha 37 anni all'inizio del libro ed è la responsabile dell'ufficio di autonoleggio dove lavora Tamy e di cui diventa amica.
Teresa
Ex compagna di università di Tamy con cui avevano diviso l'appartamento studentesco diventando amiche. Nata nel 1992, non fa molte domande e si fida del suo istinto. Permette a Tamy di usare i suoi social quando lei vuole fare ricerche su qualcuno. Tamy vive in affitto nell'appartamento di suo zio.
Samuele
Fratello di Teresa, 30 anni, viene scaricato dalla ragazza perché ha pensato di lasciare il suo noioso lavoro d'ufficio per aprire un'enoteca e Tamy gli dà una mano, a modo suo, a convincerlo a farlo.
Leonardo
Alto, capelli scuri molto corti, barba perfettamente curata, occhi azzurri da svenimento, un’abbronzatura curata. E' l'architetto amico di Samuele che gli cura la ristrutturazione del nuovo locale. Tra lui e Tamy c'è una certa sinergia.
Nàixīn
All'anagrafe Nàixīn Hú, il suo nome significa "pazienza". Si pronuncia "Naishin". Nato e cresciuto in Cina, adesso abita a New York. E' carino, gentile, ma un po' timoroso, calibra sempre le parole che dice. Grande amico di Tamy, acconsentirà ad ospitare Alice a casa sua quando questa andrà "in missione".
Yìlì
All'anagrafe Yìlì Hú, il suo nome significa "perseveranza". Si pronuncia come è scritto. E' il fratello gemello di Nàixīn. La madre di Alice insegnava loro inglese quando abitavano in Cina.
Àiměi
All'anagrafe Àiměi Sūn. Ragazza dalla pelle ambrata, capelli neri molto ricci, parzialmente tirati in treccioline africane, occhi tendenti al verde nocciola ma di forma allungata che creano una bellezza quasi disarmante per questo mix di etnie. Il fascino raddoppia quando si scopre la sua personalità esuberante: una Tamy versione cinese.
Playlist
In questo libro non i sono canzoni. Meno male, perché Riky è stonato e non sarebbe stato così piacevole ascoltarle!
Film
In questo libro non ci sono film citati, ma uno spettacolo teatrale che vi consiglio di andare a vedere se lo fanno dalle vostre parti!
Location
Alcuni dei posti citati nel libro, in puro ordine casuale per non spoilerare la trama
Qualche pagina qua e là
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«Dovrei andare con lei» sbotta Riky mettendo le mani sulla maniglia interna della portiera.
«No, decisamente non dovresti farlo, al massimo l’avrei dovuta accompagnare io» lo blocco trattenendolo per la spalla.
«Tu non sei andata perché ti ha esplicitamente chiesto di non farlo.»
«Io non sono andata perché mi ha esplicitamente chiesto di tenere a bada te!»
«Ma quando mai?»
«In macchina, mentre venivamo qui. E non la biasimo: ti si legge in faccia che hai voglia di entrare a menarlo, quel cretino.»
«Lo trovi tanto sbagliato?»
«No, gliele darei pure io due mazzate in posti non visibili al pubblico» rispondo col mio sorriso da hostess. «Però tua sorella è così inguaribilmente romantica, è convinta che lui possa cambiare idea, e comunque non contempla la violenza come metodo risolutivo.»
«Deduco quindi che tu non faccia parte delle romantiche.»
Lo fisso negli occhi sbattendo rapidamente le palpebre per qualche secondo. «Ti pare?»
«Niente fidanzati, niente grandi amori?»
Sogghigno. «Sono più per godermi il momento. Io e te siamo più simili di quanto tu possa immaginare.»
Sorride. «No.»
«Sì» rafforzo annuendo.
«Io non contemplo nemmeno la parola fidanzata nel mio vocabolario.»
«Io trovo che passare la vita con una sola persona sia un grande spreco di tutte le potenzialità che il mondo offra.»
L’aria si carica elettricamente in un istante, ma Alice che esce dalla sua, come dire, “precedente” casa spezza subito quest’atmosfera piena di energia.
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* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * «Intanto accendo la macchinetta del caffè, tu ne vuoi uno?»
«No, grazie, se lo bevo a quest’ora non dormo. Tu, invece, sei come tua sorella che se li spara in vena?»
«Praticamente sì, ne bevo una decina al giorno come minimo.»
«Ecco allora da dove viene il tuo continuo bisogno di scaricare energie. Hai mai pensato di ridurre un po’ la dose di caffeina?»
«Ma che sei? Una nutrizionista?»
«Tecnicamente no, ma mi piace che le persone trovino un equilibrio con l’energia.»
«Corro. Scarico così l’energia. Ti piace?»
«Sì. Ma evidentemente non è abbastanza perché hai un accumulo dentro di te che sembra costantemente pronto ad esplodere.»
«Ma tu chi sei?»
«Tamerice Johnson, piacere.»
«Tame che?»
Tipico: tutti pensano che il mio nome completo sia Tamara.
«Tamerice. È il nome di alcune piante che piacevano a mia madre. Ti basta come spiegazione o vuoi altri dettagli sulla mia vita?»
«Tu sei strana!»
«L’ho sempre preso come un complimento, sai. La normalità è così noiosa.»
Riccardo mi guarda e sorride, poi ripone il barattolo del caffè che aveva in mano scuotendo la testa e spegne la macchinetta.
«Va bene, signorina “Ti Curo L’Energia”, per stasera non berrò il caffè, ma sappi che se mi addormenterò per strada riaccompagnandoti alla macchina non mi riterrò responsabile dei danni provocati.»
«Ci penserò io a non farti addormentare, tranquillo.»
Di nuovo il suo pomo d’Adamo sale e scende e io sorrido nel contemplare l’effetto che riescono a sortire poche semplici e potenzialmente innocue parole.
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Si sporge a recuperare il piumone e lo tira su di noi, soffermandosi con le dita sul mio tatuaggio in mezzo alla schiena.
«Non lo avevo ancora visto con calma» dice passandoci il dito sopra e procurandomi altri brividi piacevoli. «Un albero, è molto bello, con tanti rami; ma non ha le radici, o meglio, sono dentro questo vaso, non sono nella terra. C’è una rondine colorata che si vede solo guardandolo da vicino» continua la sua lettura col dito. «Il cerchio in cui è racchiuso l’albero simboleggia il mondo?»
Annuisco.
«Perché è mezzo in chiaro e mezzo in scuro?»
Ha colto tutto l’essenziale, gliene do atto.
«È una spiegazione un po’ lunga.»
«Ho tempo.»
Ci metto un po’ a rispondere, ma in questo momento mi sento come in una bolla, piena di benessere, e le mie barriere si sono momentaneamente abbassate.
«Sono tutto e sono niente. Ho conosciuto tante culture e non appartengo a nessuna: sono nata in Australia, ma non sono australiana, né giapponese, né cinese. Ho due passaporti: italiano e americano, ho un nome scelto da mia madre in inglese, ma italianizzato da mio padre all’anagrafe; porto il cognome di mia madre da dopo che hanno divorziato, quello di mio padre è Ferretti.
Da piccola festeggiavo il Natale in spiaggia perché in Australia a dicembre è estate, mentre gli unici nonni che ho in vita mi mandavano dall’Italia lettere di auguri con Babbo Natale sulla neve; mio padre mi parlava di Gesù Bambino, mia madre mi portava nei templi buddisti.
In Giappone ho imparato il silenzio e l’educazione civica all’ennesima potenza, in Cina il rumore e a sopravvivere al caos del traffico; in Oriente la mancanza di contatto fisico, in Italia gli abbracci soffocanti; a Est i corteggiamenti che durano all’infinito, a Ovest ad andare a letto anche al primo appuntamento.
Se ad un certo punto non potevo più soffiarmi il naso in pubblico, poi potevo farlo ma non dovevo mostrare le suole delle scarpe.
Ho festeggiato Capodanni tradizionali, cinesi, ortodossi, compleanni di imperatori e di regine, feste della repubblica, di indipendenza, della costituzione.
In Giappone a 7 anni ho messo il mio primo kimono con l’obi per la festa Shichi Go San, in cui si scacciano gli spiriti dai bambini per avere una buona crescita; in America ho potuto guidare a 16 anni, ma se tornavo in Italia non potevo farlo più, però qui potevo bere a 18, mentre negli States a 21, anche se in realtà sono cresciuta con sakè e birra giapponese in tavola, perché il cioccolato no, ma un po’ di alcol purifica lo spirito!»
Sospiro.
«L’ho fatto quando ho lasciato gli Stati Uniti, ma questa sono ancora io: un continuo volo intorno al mondo senza trovare la terra dove piantare le radici del mio albero.»
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Trama con svolte che non ti aspetti, rimani incollato alle pagine per sapere che cosa succederà... Buona caratterizzazione della protagonista, curiosità che non ti aspetti di trovare... Brava Nico!
PAOLA A.
Recensito in Italia il 19 febbraio 2022 - Amazon
Una storia che intriga fin dalle prime pagine, addirittura già dalla copertina: chi non ha saltato almeno una volta nella vita in una pozzanghera, assaporando la bellissima sensazione di libertà e pura gioia che un gesto così semplice può dare? E poi c'è Tamy, la protagonista, l'amica che a volte vorremmo strozzare ma della quale non potremmo fare a meno. Ti dice sempre la verità, ti può scrollare come un tappeto ma sarà tuo fianco fino alla fine! Un romanzo fresco, attuale nel quale l'amicizia è un fattore importantissimo, amici veri che attraverseranno mezzo mondo per aiutare la protagonista a sciogliere vecchi e nuovi nodi per riuscire a guardare con chiarezza nel suo cuore.
Consigliatissimo!
★★★★★
★★★★★
Una NON storia da non perdere!
Ritmo sostenuto!
Dicono di questo libro
Anna Rita Vigilanza
Recensito in Italia il 108 marzo 2022 - Amazon