LA CASA LONDINESE DI ANOUK

Nel 2015 usciva Ti amo, ma... e in mente già avevo parte della trama di Happy 4 U, che sapevo si sarebbe ambientato a Londra, ma mi servivano delle location che non fossero solo i classici luoghi conosciuti da tutti. A Londra ero stata nel 2009 come turista e poi nel 2013 e 2014 per lavoro con una toccata e fuga ogni volta. Nel 2015 ho deciso di tornare a godermi la città con poche mete in mente e un po' all'avventura, accompagnata da mia nipote. 

Siamo state ospitate da un amico con cui avevo lavorato sulle navi da crociera nel lontano 2001 e che risiedeva in città da qualche anno. E la sua casa, o meglio la casa che condivideva in affitto con altre 3 persone, dove dormivamo su un comodissimo e gigante divano, magicamente divenne la prima location del mio nuovo libro: la casa londinese di Anouk!

Annotai mentalmente tutto perché mi faceva impazzire: il piccolo tavolo occupato a metà dai fiori, il ripiano della cucina pieni di scatole di cereali, barattoli vari, uno scolapiatti pieno di bicchieri e tazze, i cartoni della pizza appoggiati sul tavolino di legno in giardino, la piccolissima lavanderia con un lavandino che di così minuscoli non li avevo mai visti, e anche il sottoscala uguale a quello di Harry Potter!

In missione a Londra

Una cucina con tante cose sul ripiano e un tavolo con dei fiori sopra
Una cucina con tante cose sul ripiano e un tavolo con dei fiori sopra

E poi la serratura! Giuro che non ho inventato niente perché non ci sarei mai arrivata con la fantasia ad avere una serratura così complicata che neanche una cassaforte. Fu la prima cosa che ci fece vedere e provare il mio amico e davvero ci sentimmo come Anouk quando pensava che i vicini avrebbero chiamato la polizia dopo dieci minuti di tentativi per aprirla!

Infine, anche la storia dell'inquilino fantasma arriva da lì: il mio amico ci aveva detto che viveva con altre tre persone, di cui uno era via in vacanza, una ragazza l'avevamo conosciuta subito, ma il quarto? Non lo vedemmo per tutti e tre giorni in cui rimanemmo lì, anche se in effetti in casa ci stavamo poco, ma ne sentimmo i rumori l'ultimo giorno, e sapendo che tutti gli altri erano al lavoro ci preoccupammo. Fortunatamente poi venne a presentarsi e tutto andò per il meglio, un po' come Anouk con Diego!

A parte fornirmi inconsapevolmente lo spunto per l'abitazione di Anouk, il mio amico mi fece scoprire diversi posti che poi avrei usato nel libro.

Primo tra tutti Canary Wharf in quanto ci abitava vicino, e che io non avrei probabilmente mai visitato spontaneamente in quanto prevalentemente luogo d'affari. Lì ci ho quindi messo uno dei ristoranti di Chef Jones.

Poi ho scoperto Limehouse Basin, un piccolo bacino inaugurato nel 1820 come snodo cruciale per il commercio tra il Tamigi e i canali interni dell'Inghilterra, che è stato riqualificato negli anni '80 e '90, trasformandosi in un'area residenziale e turistica con marina e spazi verdi; una piccola oasi di tranquillità.

Infine una sera siamo andati a Shoreditch, un altro quartiere interessante che non avrei mai valutato nel mio tour, e abbiamo passato la serata in un locale che è diventato il posto in cui Zoey e Kiara portano Anouk.

Le altre location del libro

Un bacino con imbarcazioni  e edifici sullo sfondo
Un bacino con imbarcazioni  e edifici sullo sfondo

La gita a Brighton l'avevo programmata da casa, non sapevo se l'avrei inserita o meno, ma era una località che mi incuriosiva, e in effetti ne ho catturato immagini, suoni e profumi, appuntandoli sul blocco note del telefonino, racchiudendoli poi in un capitolo tutto a sé.

Anche Wimbledon era una tappa predefinita in quanto in Ti amo, ma... ci avevo collocato la casa dei nonni di Matthew. Fu il modo di visitarla che sorprese anche me: uscite dalla stazione della metro chiesi a mia nipote: "Andiamo a destra o a sinistra?". Lei scelse una direzione e così facemmo per ogni incrocio, scoprendo case e ville molto belle. Ad un certo punto decidemmo di andare a visitare i campi da tennis e quando chiedemmo indicazioni scoprimmo di essere finite dalla parte opposta del quartiere!

Ultima tappa selezionata fu Greenwich, per andare a vedere il punto dove passa il meridiano, e lì, salita la collina dopo aver visitato il Museo Marittimo e voltatami verso la città, capii che quello doveva essere un altro luogo importante.

Limehouse basin

Una veduta sulla collina di Greenwich con diversi alti edifici sullo skyline
Una veduta sulla collina di Greenwich con diversi alti edifici sullo skyline

greenwich e lo shard tutto a sinistra

passeggiando sul

thames path

shoreditch

tunnel sotto il tamigi

marina di brighton

pier di brighton

wimbledon