
LE COPERTINE DEI LIBRI
La copertina è la parte che mi risulta più difficile immaginare di un libro, ma poiché ho fatto tutto il resto da sola, e con i pochi fondi da dedicare alla scrittura ci pago le stampe dei libri cartacei, ho deciso per tutti i libri di creare le copertine da sola. Certo, un graphic designer avrebbe fatto sicuramente un lavoro migliore, e alcune copertine, col senno di poi, riconosco che non sono state affatto accattivanti, ma...
Con l'uscita di Quelle estati in campeggio ho deciso di fare un restyling generale: ho comprato il dominio e rifatto il sito internet, quello su cui state navigando, che sostituisce quello vecchio creato sulla piattaforma Wix; contemporaneamente ho rifatto o sistemato le vecchie copertine, cercando di dare una linearità nelle scritte e nei soggetti. Uniche eccezioni sono la copertina di Ti amo, ma... perché era già cambiata dalla versione online a quella digitale e piace al mio team, e la copertina di Una non storia come tante che ha fatto da modello per le nuove.
Chiedo scusa quindi per la confusione che vi avrò creato, ma per i primi 4 libri ci sarà una copertina cartacea totalmente diversa da quella online, almeno fino a nuova ristampa.
Per le nuove immagini ho scelto in parte di usare delle foto scattate da fotografi professionisti o amatoriali che si trovano sui siti con licenze commerciali gratuite, e in parte mi sono messa a sperimentare l'Intelligenza Artificiale e in fondo a questa sezione trovate il mio parere in merito al suo utilizzo.
Cambiamenti e stravolgimenti


Versione cartacea edita da Pietro Macchione Editore.
I due giovani in copertina sono i miei nipoti, la foto è stata scattata al giardino Orto Botanico Alpinia sul Mottarone e riprende una scena del libro, ma ci tengo a precisare che tutti noi siamo entrati pagando regolarmente i biglietti, eh!
La vista è su Verbania e sul lago Maggiore e lì sotto, anche se non si vedono, ci sono le isole borromee.
La foto è stata scattata da Alessio.


Versioni online vecchia e nuova (cambia solo il carattere delle scritte).
La foto l'ho trovata su Pixabay e me ne sono subito innamorata perché il sorriso di lei è quello di Anouk, e lui ha in mano una macchina fotografica come succede davvero nel libro. Sì, ok, è una Nikon D5100 e Anouk aveva una Canon 5D, però non è che possiamo pretendere proprio tutto, no?
Inoltre quello che mi ha colpito curiosando nella pagina del fotografo è vedere tanti scatti di loro due, follemente innamorati, tanto che poi si sono sposati (stando alle foto) e hanno avuto un bambino/a. Non so cosa ne è al giorno d'oggi di questa coppia perché non ci sono foto loro recenti insieme, ma in tutte le immagini pubblicate io ci ho visto gli sguardi tra Anouk e Matt e quindi non posso cambiare questa copertina.




Il retro è semplicissimo, riprende il colore del lago e rivela che ai tempi lavoravo per una catena di retail in aeroporto.


Versione cartacea edita e stampata da me.
Sì, diciamocelo, è la copertina più brutta tra tutte quelle che ho fatto. Ero talmente innamorata del posto e del suo significato, che non ho saputo avere giudizio.
In realtà l'idea era che la copertina fosse lo screenshot di una conversazione WhatsApp su un cellulare che avesse come sfondo Greenwich, a Londra.
WhatsApp non ha mai risposto alla mia mail in cui chiedevo il permesso per usare il colore e il logo, quindi ho cercato di creare una conversazione che avrebbe potuto essere di una qualsiasi app per messaggi.
Mi è uscita male!
La foto però è originale mia.


Versione online nuova.
Totale cambio di scena, ci spostiamo in cucina dove una inconsapevole Zoey ha preparato un ottimo gelato al pistacchio, mentre una troppo consapevole Anouk ci ha aggiunto dei lamponi sopra.
L'immagine è creata con l'AI Leonardo.ai


Il retro della copertina non poteva che essere lo Shard, l'edificio londinese che ha un ruolo rilevante in questo libro, e che adoro.
Quando ho pubblicato questo libro stavo cambiando lavoro e mi accingevo ad aprire una pasticceria senza glutine.


Versione cartacea edita e stampata da me.
La foto l'ho trovata su Unsplash e mi ha colpito. L'ho voluta usare anche se era una foto orizzontale, e trasformandola in un formato verticale se ne è persa una parte, ma la sinergia e la complicità tra le due ragazze era proprio quella di Anouk e Serena.
L'adattamento è stato fatto da Matteo P.


Versione online nuova.
Anche qui un totale cambio di scena, ci troviamo in un aeroporto qualsiasi con un bagaglio rosa con sopra appoggiato un maglioncino: quello che Serena credeva di avere perso e che invece Anouk ha portato in giro per il mondo.
L'immagine è creata con l'AI Leonardo.ai


Il retro della copertina è molto semplice, con una farfalla arancione che vola libera, stessa farfalla che ritroviamo nella sezione tatuaggi.
All'uscita di questo libro mi stavo approcciando a lavorare nel mondo dell'autonoleggio.


Versione cartacea edita e stampata da me.
La ragazza nella foto è la mia terza nipote e lo sfondo è l'aeroporto di Malpensa, quindi è decisamente contestualizzata nella trama. Abbiamo impiegato un'oretta a cercare le angolazioni giuste nei vari parcheggi e alla fine ha vinto questa.
La foto l'ha scattata Alessio.


Versione online nuova.
Parto dicendovi che non troverete l'orsacchiotto nel libro, per evitarvi la fine di Valentina che, quando le ho mostrato la nuova copertina dimenticandomi di dirle anche questo dettaglio, ha passato un'ora a scervellarsi nel tentare di ricordarsi dove fosse questo dettaglio nella storia. Lei, che conosce tutti i dettagli dei miei libri meglio di me!
Perché quindi un orso di pezza? Perché mentre ero alla ricerca di ispirazione, guardando immagini a caso, sono finita su Unsplash e come l'ho visto ho pensato subito che fosse un "caso umano", ma uno di quelli che fanno tenerezza, e allora l'ho fatto diventare protagonista di questa copertina.


Il retro della copertina non poteva che essere un gatto, visto che la protagonista si chiama Alice, anche se in realtà lei i gatti un po' li odia.
Per il soggetto mi sono fatta mandare foto di gatti dalle colleghe con le quali lavoravo e da componenti del mio team che avessero gatti, e tra tutti ho scelto quello di Jennifer.
Da questo libro ho smesso di scrivere sulla quarta dove lavoravo!


Versione cartacea edita e stampata da me.
La foto arriva da Pexels e anche per questa è stato amore a prima vista, e infatti non l'ho cambiata neanche nella nuova versione online, perché questa è l'essenza di Tamy in una foto.
Nel libro la scena della pozzanghera avviene in centro a Varese e non in un bosco, ma nel bosco avviene ben altro, quindi tutto torna!


Versione online nuova.
E' solo stata aggiunta la scritta "Romanzo" presente su tutti gli altri libri nelle nuove versioni online.


Il retro della copertina rappresenta l'Oriente, che in questo libro ha la sua buona parte.
Anche per il retro la foto arriva da Pexels e riprende la cerimonia del tè, che la troviamo sia in Cina che in Giappone, anche se con alcune differenze.


Versione cartacea edita e stampata da me.
Quanto ho lavorato su questa copertina con l'intelligenza Artificiale! Avevo un'immagine precisa in testa, ma era talmente precisa che nessuna delle immagini create mi andava bene.
Ho dovuto fare una pausa creativa perché stavo diventando matta e quando ho ripreso in mano il lavoro ho deciso di guardare immagini a caso sui siti con licenze gratuite. Ne ho vista una coi girasoli e cercandole poi per argomento mi sono imbattuta in questa: semplice, eppure intrigante perché può nascondere qualsiasi significato. Un po' come vedere Holly dall'esterno: una ragazza carina ma introversa, eppure...
Unico libro al momento in cui la copertina è totalmente identica nelle versioni cartacee e online.


Il retro della copertina è composto semplicemente una spiaggia con poche conchiglie.
Immagine creata con Canva.com nella versione Pro.




L'intelligenza artificiale per la creazione delle copertine dei libri




Mi sono approcciata all'Intelligenza Artificiale proprio per la creazione della copertina di Quelle estati in campeggio, e come al solito quando affronto un argomento di cui non conosco molto io lo studio, quindi ho comprato un corso online e sono entrata in questo magico mondo, scoprendo un sacco di funzioni oltre quella che serviva a me nell'immediato.
E' un mondo in continua e rapidissima evoluzione che personalmente mi affascina molto.
Come per tutte le tecnologie ritengo che debbano essere utilizzate con intelligenza, usandole in aiuto e non in sostituzione, con la conoscenza del prodotto e non solo di una minima funzione perché si rischia di non apprezzarne appieno le potenzialità, e infine con la consapevolezza delle leggi che riguardano il campo in cui le si usano e dei limiti che ne comportano.
Creare le nuove copertine è stato allo stesso tempo divertente, stimolante, sfiancante ed esasperante. Se si ha in testa un'idea troppo precisa e dettagliata, difficilmente si riuscirà a riprodurla al 100% identica a come la si voleva, ma se si ha un'idea sommaria e se si scrive un "prompt" (il comando con il quale si dettaglia tutto ciò che si vuole creare) il più articolato e definito possibile, allora i risultati possono sorprendere. Per gli sfondi del sito a volte mi sono uscite immagini che ho usato già al primo o secondo tentativo, per quelle delle location, invece, a volte ho dovuto tentare più e più volte, ma alla fine è tutta una questione di imparare a dialogare col sistema e scrivere il comando perfetto per ciò che si desidera.
Certo, ci sono dei limiti soprattutto in alcuni dettagli, ma che probabilmente nel corso dei prossimi mesi verranno affinati dai creatori delle intelligenze grazie anche ai feedback e ai lavori degli utenti.
Per farvi un po' ridere e un po' capire l'iter di una creazione condivido con voi alcuni esempi; gli "scempi" non li posso mettere in quanto li ho creati con le versioni base di altri siti prima di acquistare il pacchetto di Leonardo.ai, quindi non ne dispongo la proprietà per poterle pubblicare, ma vi posso dire che includevano personaggi con 6 dita o dita a polipo (sì, il non riuscire a creare mani e piedi con il giusto numero di dita è un difetto in fase di correzione nella maggior parte delle AI). Però posso mettere le articolazioni storte e le mutazioni genetiche delle gambe!
Prove per Happy 4 U. A sinistra una coppa di gelato che sorride perché nel prompt avevo inserito la parola Happy!
A destra una chef donna che lavora al Prec e che prepara la famosa coppa di gelato. Tutto sommato l'immagine è graziosa, ma diventava troppo complessa crearci una copertina con l'aggiunta di un nome e un titolo.
Prove per Quelle estati in campeggio. Volevo ricreare l'ambiente del campeggio, ma i personaggi nella mia testa erano davvero troppo definiti, che anche descrivendoli nel dettaglio, l'AI non mi stava dietro. Allora ho provato con foto di spalle, ma neanche qui ho ottenuto un risultato che mi soddisfacesse. E allora ho cambiato totalmente il progetto.




Prove per 10 A. Mi sarebbe piaciuto creare l'immagine di due piedi di ragazze, con calzini colorati, appoggiati al finestrino di un treno in viaggio, o a una staccionata, o visti dal fondo di un letto, come se le due fossero intente a chiacchierare. Se ci fossero ortopedici in lettura vi avverto: le immagini che vedrete potrebbero urtare la vostra sensibilità!
Non erano tutte così, eh, però devo dire che non me ne è venuta una decente e quindi ho dovuto eliminare i piedi dalla copertina!





