UNO DIETRO LE SGUARDO QUINTE

UNO SGUARDO

DIETRO LE QUINTE

Come si arriva a scrivere e

pubblicare un libro partendo da zero?

Alcune risposte alle domande che mi fate più di frequente quando scoprite che sono una scrittrice, che svelano i passaggi, i retroscena e le difficoltà che si affrontano per arrivare a toccare con mano ciò che fino a poco prima era solo nella propria testa.

Questa è probabilmente la domanda più frequente, ma a cui in realtà non ho una risposta precisa da dare. Ogni autore ha i suoi ritmi, alcuni sono rigorosi e scrivono un tot di pagine al giorno. Io scrivo quando ho l'ispirazione e il tempo per farlo! La maggior parte dei miei libri cominciano con qualche pagina, poi si fermano anche per mesi, poi magari scrivo duecento pagine in una settimana, poi mi fermo di nuovo perché mi viene il blocco della scrittrice, poi li concludo, ma li lascio sedimentare per qualche settimana, quindi li rileggo e ne correggo dei pezzi. A quel punto a volte capita che mi dica da sola che ho scritto proprio un bel pezzo (sì, con molta modestia!), a volte sostituisco un pezzo di storia. Difficilmente cancello troppo. Il risultato è che le ore di pura scrittura potrebbero magari corrispondere a due mesi di lavoro, ma il tempo dalla prima frase scritta al giorno in cui dichiaro l'ok per la stampa può durare anche un anno o due.

Quanto tempo ci vuole per scrivere un libro?

Ovunque. Davvero. Mi piace osservare, ascoltare, anche se non vedo tutto e non sento tutto: il mio cervello seleziona dettagli che magari agli altri sfuggono e li annota. Anzi, le mie mani annotano: su carta se ho da scrivere, su telefono se sono in giro. Poi di notte elaboro e mi si creano nella testa scene, dialoghi, sequenze, che se riesco metto nero su bianco su un piccolo block notes che tengo vicino al letto.

E infine sono molto empatica e riesco a captare le emozioni senza che me ne si parli apertamente, e poi le trasformo in parole.

Una ragazza di spalle che guarda una città, con delle lampadine accese vicino la testa
Una ragazza di spalle che guarda una città, con delle lampadine accese vicino la testa

Da dove prendi le idee?

Che fatica decidere i nomi, sia dei protagonisti che dei personaggi minori! Quando comincio scelgo dei nomi che mi piacciono e che hanno un bel suono visto che compariranno spesso durante la lettura; spesso vado a puro sentimento, a volte scorro l'elenco dei nomi nei siti per neo mamme (in fondo anch'io sto per mettere al mondo, a modo mio, una nuova creatura, anche se virtuale!).

Poi inizio a verificare che non esistano personaggi famosi con quei nomi, e nemmeno persone univoche che digitando il nome sul web escano solo loro, oppure se al contrario trovo diversi match, controllo che nessuna di questi sia affine per età e/o professione al mio personaggio.

Tantissime lettere colorate che cadono a cascata su un tavolo di legno
Tantissime lettere colorate che cadono a cascata su un tavolo di legno

Quindi decido se optare per un nome e cognome che non esiste nel web storpiandolo, vedi Matthew Grennet, o se usare un abbinamento comune, vedi Alice Longo.

Per ultimo , parte ancora più complessa, devo vagliare la cerchia di conoscenze e verificare che nessuno possa sentirsi offeso se gli ho dato magari il nome di un personaggio antipatico, con qualche difetto, o il cattivo di turno. Nel corso degli anni ho accumulato, anche per via dei tanti lavori che ho svolto a contatto col pubblico, molte conoscenze tra colleghi, clienti, oltre ad amici e parenti. Per cui chiedo scusa a prescindere nel caso qualcuno si sia ritrovato ad avere il nome di un personaggio che non gli piaceva, ma non è che posso chiamare tutti con dei nomi astrusi perché, alla fine, i miei personaggi sono persone comuni, e in quanto tali devono avere dei nomi comuni.

Le due eccezioni a tutta questa spiegazione sono Tamy e Holly: all'anagrafe canina era Tamerice04, ma chi l'ha conosciuta l'ha sempre sentita chiamare Maya. Tamerice è un nome che inizialmente non piaceva a me e Alessio, ma poi col tempo io l'ho rivalutato. Holly è sempre stata Holly e mai Olivia. E qui di fianco vi mostro chi erano.

Maya (Tamy)

Holly

Come inventi i nomi dei protagonisti?

In arrivo altre risposte

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